Giulio Arudi è l’aromatiere di riferimento che nel 1923 con il suo manuale offrì una vera e propria panoramica sulla liquoristica del periodo. La sua ricetta del vermouth classico deve la rinascita a Martino Balbo, che nel 1916 fondò la sua Premiata Fabbrica di Liquori omaggiando “L’ora del Vermouth”. Balbo colse pienamente questa opportunità e si contraddistinse fin da subito per lo spirito di innovazione. La Martino Balbo vinse infatti medaglie ed onorificenze fra il 1922 ed il 1923, quest’ultima d’oro all’Esposizione Internazionale delle Invenzioni e dei Progressi Industriali. Nel 1924 ricevette il Diploma di Merito dal ministero di Economia Nazionale e divenne fornitore di Sua Eccellenza il Duca di Genova. La fornitura della Real Casa fu un importante traguardo, ambito da molte aziende liquoristiche, e fu immediatamente esposto in etichetta. Nel 1940 venne registrato il marchio del Vermouth Balbo. Alla chiusura dell’azienda, negli anni Ottanta, i macchinari vennero venduti, mentre carte e documenti vennero chiuse dentro cartoni. Max e Mirna Bernardini, liquoristi per mestiere (l’Azienda di famiglia, Vertosan, produce liquori e gin in Valle d’Aosta), si appassionano alla storia della Premiata Fabbrica Liquori e Vermouth Martino Balbo fino a riportarne in vita ricetta del Vermouth classico, che oggi torna sul mercato portando in omaggio il nome dell’autore del libro. Nasce così Arudi, Vermouth di Torino, nelle versioni Rosso, Bianco e Dry.